Page 18 - XI Report Health Search
P. 18

CARICO DI LAVORO
         IL CARICO DI LAVORO


           A questo andamento si contrappone la quota di contatti per effettuare una
           richiesta di farmaci e prestazioni, che è aumentata considerevolmente dal
           17% del 2011 al 37% del 2016. Infine, le visite domiciliari, così come le telefonate
           al paziente o altri tipi di prestazioni (es. consultazione cartelle cliniche) rappresentano
           una percentuale più bassa del carico di lavoro complessivo del MMG in tutti gli anni
           considerati.
           Il numero medio di contatti annuali  registrati nel 2016, stratificato per fasce
           di  età  e  sesso,  cresce  all’aumentare  dell’età  dei  pazienti  in  entrambi  i  sessi,
           fino a raggiungere 23,9 contatti/paziente/anno per gli uomini ultra 85enni e 22,4
           contatti/paziente/anno per le donne della stessa fascia d’età. Inoltre, mentre il numero
           di contatti/paziente/anno delle donne è superiore a quello degli uomini nelle fasce
           d’età più giovani, dopo i 74 anni si osserva un’inversione, con gli uomini che fanno
           registrare un maggior numero di contatti rispetto alle donne.
           L’analisi per area geografica indica un numero di contatti maggiori per i MMG che
           operano nel Centro-Sud (in particolare, Umbria e Puglia per l’anno 2016).


       4.2  LE PRESTAZIONI EROGATE
           La distribuzione del carico di lavoro in funzione della tipologia di prestazioni
           erogata rimane costante in tutto il periodo considerato (2006-2016). Nel 2016 le
           richieste di prescrizioni farmaceutiche rappresentano il 63% dei contatti, seguite dalle
           richieste di indagini diagnostico-strumentali e di laboratorio (25%) e dalle richieste di
           visite specialistiche (12%).
           Tra le patologie che hanno generato il maggior numero di contatti, l’ipertensione
           non complicata è quella maggiormente rappresentata (20,0% dei contatti totali nel
           2016), seguita dal diabete mellito di tipo II (6,9%), dalla dislipidemia (5,2%) e
           dalla malattie ischemiche(4,5%).





















      18
   13   14   15   16   17   18   19   20   21   22   23