Page 17 - XI Report Health Search
P. 17
4. IL CARICO DI LAVORO
Questa sezione riporta un quadro oggettivo e aggiornato sul carico di lavoro del MMG,
inteso sia come contatti con i propri assistiti, sia come prestazioni erogate, ossia
interventi diagnostico-terapeutici. Occorre precisare che la stima derivante da queste
analisi descrive il carico di lavoro dei MMG dovuto dalla sola attività clinica, mentre,
con buona probabilità, essa non tiene conto di tutta l’attività burocratica svolta
quotidianamente dai MMG e che incide per oltre il 50% sul tempo lavorativo.
i
Per “contatti” si intendono tutte le visite in ambulatorio che terminano con la
registrazione di una diagnosi, di una prescrizione farmaceutica, di un’indagine
diagnostico strumentale e/o di qualunque altro intervento che il MMG registra
nella cartella clinica informatizzata (es. richiesta di visita specialistica, registrazioni
di pressione arteriosa, BMI, etc.). Si precisa che la registrazione di una o più
diagnosi e/o di una o più terapie nel corso della stessa giornata di ambulatorio per
un dato paziente viene considerate come un singolo contatto.
Per “prestazioni erogate” si intendono il numero di interventi diagnostico-
terapeutici. È stato calcolato il rapporto tra il numero di contatti che culminano
con la registrazione di almeno una prestazione (indagine diagnostico-strumentale
e di laboratorio, prescrizione farmaceutica, visita specialistica) su 100 contatti
effettuati dal MMG (denominatore). Si precisa che la registrazione di due o più
richieste di visite specialistiche e/o due o più prescrizioni farmaceutiche nel corso di
una stessa visita costituisce un singolo contatto attribuibile alla visita specialistica
e uno da attribuire alla prescrizione.
4.1 I CONTATTI CON GLI ASSISTITI
In tutti gli anni osservati si nota un graduale e costante incremento del carico di
lavoro, con un raddoppio tra il 2006 e il 2016 (da 5,5 contatti/paziente/anno nel
2006 a 9,9 contatti/paziente/anno nel 2016). Questo andamento è comune sia tra i
pazienti di sesso femminile (da 6,2 contatti/paziente/anno nel 2006 a 10,9 contatti/
paziente/anno nel 2016), sia per quelli di sesso maschile (da 4,9 contatti/paziente/
anno nel 2006 a 8,9 contatti/paziente/anno nel 2016).
In tutti gli anni considerati (2006-2016) la maggior parte dei contatti medico-
paziente è rappresentata dalle visite di tipo “ambulatoriale” seguite dalla
“richiesta di farmaci e prestazioni”. Il peso delle visite ambulatoriali sul totale dei
contatti medico-pazienti è diminuito progressivamente negli ultimi anni, andando dal
74% del 2011 al 54% del 2016.
17