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4. IL CARICO DI LAVORO
Questa sezione riporta un quadro oggettivo e aggiornato sul carico di lavoro del MMG,
inteso sia come contatti con i propri assistiti, sia come prestazioni erogate,
ossia interventi diagnostico-terapeutici. Occorre precisare che la stima derivante da
queste analisi descrive il carico di lavoro dei MMG dovuto dalla sola attività clinica,
mentre, con buona probabilità, essa non tiene conto di tutta l’attività burocratica
svolta quotidianamente dai MMG e che incide per oltre il 50% sul tempo lavorativo.
i
Per “contatti” si intendono tutte le visite in ambulatorio che terminano con la
registrazione di una diagnosi, di una prescrizione farmaceutica, di un’indagine
diagnostico strumentale e/o di qualunque altro intervento che il MMG registra
nella cartella clinica informatizzata (es. richiesta di visita specialistica, registrazioni di
pressione arteriosa, BMI, etc.). Si precisa che la registrazione di una o più diagnosi
e/o di una o più terapie nel corso della stessa giornata di ambulatorio per un dato
paziente viene considerate come un singolo contatto.
Per “prestazioni erogate” si intendono il numero di interventi diagnostico-
terapeutici. È stato calcolato il rapporto tra il numero di contatti che culminano con
la registrazione di almeno una prestazione (indagine diagnostico-strumentale e di
laboratorio, prescrizione farmaceutica, visita specialistica) su 100 contatti effettuati
dal MMG (denominatore). Si precisa che la registrazione di due o più richieste di
visite specialistiche e/o due o più prescrizioni farmaceutiche nel corso di una stessa
visita costituisce un singolo contatto attribuibile alla visita specialistica e uno da
attribuire alla prescrizione.
4.1 I CONTATTI CON GLI ASSISTITI
In tutti gli anni osservati si nota un graduale e costante incremento del carico di
lavoro, con un raddoppio tra il 2005 e il 2015 (da 4,6 contatti/paziente/anno nel
2005 a 9,7 contatti/paziente/anno nel 2015). Questo andamento è comune sia tra i
pazienti di sesso femminile (da 5,0 contatti/paziente/anno nel 2005 a 10,1 contatti/
paziente/anno nel 2015), sia per quelli di sesso maschile (da 4,1 contatti/paziente/
anno nel 2005 a 9,7 contatti/paziente/anno nel 2015).
In tutti gli anni considerati (2005-2015) la maggior parte dei contatti medico-
paziente è rappresentata dalle visite di tipo “ambulatoriale” seguite dalla
“richiesta di farmaci e prestazioni”. Il peso delle visite ambulatoriali sul totale dei
contatti medico-pazienti è diminuito progressivamente negli ultimi anni, andando
dal 74% del 2011 al 54% del 2015.
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